CONTATTI

Per informazioni sui miei lavori scrivetemi all'indirizzo ocagattolettoblog@gmail.com

ATTENZIONE: NON VENDO BANCHI DA FALEGNAME!
Quello fotografato nel post Invito in liguria del Luglio 2012 si trovava al Mercatino di Antiquariato e Modernariato di Chiavari (GE), che si svolge ogni seconda domenica del mese, e non è mai stato in mio possesso. Non inviatemi e-mail con offerte di acquisto.

venerdì 29 marzo 2013

Dal Sepolcro fino a Pasqua


Non so se tutti siate a conoscenza della tradizione 
di comporre nelle Chiese, il Giovedì Santo, 
l'Altare della Reposizione, 
che viene anche chiamato, impropriamente, Sepolcro.
Si tratta di uno spazio adorno di fiori, 
che da noi vengono portati dalle famiglie del paese, 
con un tabernacolo in cui viene conservata l'Eucarestia 
dal momento della Messa del Giovedì Santo fino 
alla sera del giorno dopo. 






Quest'anno il nostro "Sepolcro" si presenta così, un po' sguarnito, 
ma non c'è bisogno che vi ricordi la situazione meteorologica 
che stanno attraversando i nostri giardini...






La tradizione vuole che si preparino anche delle ciotole 
con grano o legumi posti a germogliare all'inizio della Quaresima.
Le mie sono quelle al centro, con le lenticchie, mentre le due 
più esterne contengono grano. 






L'aspetto che preferisco di questa usanza è il fatto 
di portare quello che appartiene alla famiglia 
e cresce nei propri giardini: 
se possibile nessuno acquista le piante, 
ma attinge a quelle che ha, 
anche se sono imperfette, e le riporta anno dopo anno.






A questo punto, il mio pollaio virtuale ed io vi auguriamo di cuore 
Buona Pasqua
e speriamo in un caldo raggio di sole per tutti voi.






Questo pulcino vintage apparteneva alla mia nonna Marianna 
ed è un caro ricordo delle feste di Pasqua trascorse a casa sua.






Per concludere ringrazio la carissima 
che mi ha assegnato questo premio 




Nel suo blog trovo sempre cose belle, del resto, come dice lei,
"solo il meraviglioso è bello" e Giulia ci mette
un sacco d'impegno.


Un abbraccio a tutti voi.



lunedì 25 marzo 2013

Il weekend della piccola fornaia



Sabato, una passeggiata in spiaggia. 
Riva Trigoso, nel punto in cui il torrente Petronio 
si mescola con il mare.





Ieri i miei panini e i grissini al sesamo...






Avevo comprato un sacco di farina
che credevo sarebbe durato un bel po', 
invece è già finito.

Oggi poi sono di cambusa perché domani Alice va in gita 
e ci vogliono la torta di riso d'ordinanza, 
la cotoletta e il muffin alle mele. 
Però mi sono lasciata prendere la mano e potrei tranquillamente 
sfamare una colonna di camionisti. 






E allora...  fagioli con la salsiccia e trote al cartoccio 
(pescate da Gigi). 

Bene.

Ora posso stare tranquilla per un paio di giorni 
(non di più), 
mi basterà racimolare un po' d'insalata.

Potrò finalmente riprendere in mano ago e filo... 
ho già in mente due o tre cosette.






Ringrazio ancora una volta Adriana dalla quale ho ricevuto 
questo graditissimo premio:
andate a trovarla nella sua nuova casetta su WordPress.



giovedì 21 marzo 2013

Nasco a Primavera, ma per davvero!




Dopo tutto questo popo' d'inverno che ancora 
non vuole staccarcisi di dosso, 
sembrerebbe retorico parlare di nascita e rinascita a Primavera, 
e invece... 
"io lo nacqui, modestamente"! 





Complici i nonni, i miei "tre tesori" 
(come hanno provveduto a scrivere nel biglietto), 
mi hanno regalato un mazzo di fiori che più allegro non si può. 
E cosa si può regalare a una che nasce a Primavera?... 






Ringrazio loro con i baci più grandi che ho, 
la presenza costante e affettuosa di mio marito che aborre 
ogni ricorrenza 
e tutti quelli che mi hanno fatto gli auguri già di buon mattino.
Un abbraccio e un caffè virtuale a chi passerà di qui nelle prossime ore.


Vi lascio con una foto del segnalibro che ho fatto per Alice 
in preda alla disperazione perché il nastrino
del diario si era strappato.
La birdite si sta insinuando anche in me!




lunedì 18 marzo 2013

Wacky Cake - La Torta Senza




 La domenica in casa mia, si sa,
è dedicata agli esperimenti culinari
e oggi voglio condividerne uno di particolare successo.

Un marito che si aggira per casa in modalità
#tifrugoinfrigo
e al culmine della frenesia ti dice: "Ma non fai un dessert?"
non lascia scampo: scatta la ricetta #oratisistemoio.


Da me, per placare i golosi, l'unico espediente è 
la Torta al Cioccolato.
Che però compare raramente sulla tavola,
per svariate ragioni, quindi finisce per essere
ancor più desiderata.

Qualche giorno fa ho scoperto la Wacky Cake, un classico
dei dolci popolari americani, che ovviamente non conoscevo,
e che, credo, riproporrò per i prossimi cento anni
ad ogni buona occasione, sempre che mi sia dato di vivere tanto.
E se ne sono così entusiasta io che non amo il cioccolato
potete fidarvi.






È stata definita anche la "torta senza",
perché, a guardare la lista degli ingredienti, sembra
fatta di nulla: non ci sono uova, burro, latte...
eppure è sorprendentemente ricca di gusto.
Pare che sia una ricetta nata in tempi di crisi,
durante la Grande Depressione o ancora prima,
all'epoca dei Pionieri, 
comunque certamente non in periodi di vacche grasse.
Anche gli strumenti per prepararla e addirittura i tempi
sono ridotti al minimo, quindi,
se c'è qualcuno che ancora lo fa
(e se ne vergogni in un angolo),
non avete più scuse per acquistare i preparati in busta.

Per la ricetta, dagli ingredienti strampalati per non parlare
dell'esecuzione, vi rimando alla preziosissima
che ne ha dato, se possibile, una versione
ancor più "senza"
(e scusate il bisticcio di parole):
provatela così, prima di aggiungere qualcosa,
e soprattutto seguite fedelmente il procedimento,
per quanto possa sembrare frutto
di un dopo-sbornia, e siate veloci.
Se poi non vi fidate delle mie parole né di quelle di Madame,
fidatevi di queste due facce da schiaffi qui sotto
che esprimono oltre ogni ragionevole dubbio
piena, pienissima soddisfazione.




lunedì 11 marzo 2013

Nel cestino del picnic: la torta di riso




Faccio un altro tentativo: evocare un picnic
stuzzicherà la Primavera a mettersi in viaggio?

Nel cestino di ogni buon ligure non può mancare 
Sua Maestà la Torta di Riso. 
Semplice, buonissima, ma soprattutto
"portable". 

Ogni bambino ligure in gita scolastica
ne porta un pezzo nello zainetto.
Perciò, se mandate vostro figlio in gita,
dategli sempre DUE pezzi di torta di riso, 
perché inevitabilmente il suo compagno non-ligure 
ne vorrà assaggiare un po'.







La torta di riso segue religiosamente la regola del "less-is-more".
Ho visto ricette che voi umani... Altro che lacrime nella pioggia! 
Cipolle, funghi, erbette, addirittura sugo di pomodoro...
No! Nella torta di riso ci sono otto ingredienti in tutto,
compresa l'acqua.
Riso, uova (uno per ogni 100 grammi di riso, più uno),
parmigiano (tanto... ma proprio tanto!),
olio, aglio tritato (qualche spicchio, senza paura)
per il composto principale;
farina, olio, sale, acqua
per la sfoglia, che va stesa prima con il mattarello e poi, 
sottilissima, con le mani.







Unica concessione: la scelta del riso.
È vero che mia nonna probabilmente 
nemmeno sapeva dell'esistenza di certe varietà di riso, 
ma io mi sono innamorata del Vialone Nano 
e lo uso ormai praticamente per tutto, 
perché cuoce in maniera uniforme e tiene bene.
Fatelo bollire per la metà del tempo indicato sulla scatola 
e sciacquatelo velocemente sotto l'acqua fredda,  
poi lasciatelo scolare bene mentre finisce di raffreddarsi, 
altrimenti cuocerà le uova.
Mescolatelo al resto degli ingredienti
e stendetelo in uno strato alto poco più di un centimetro 
(un centimetro e mezzo è già troppo)
sulla sfoglia, nella teglia unta.
Il bordo della sfoglia andrà arrotolato tutto intorno.
Fate cuocere in forno a 200° C 
per 40/45 minuti, fino ad ottenere una bella doratura.
Prima di infornare potete spolverizzare con un po' di pepe.







Ma solo se siete così fortunati da possedere 
il testo a campana, di terracotta o di ghisa,
per cuocere all'aperto sotto le braci, 
potrete ritrovare tutto il profumo 
e il sapore leggermente affumicato
della torta di riso di una volta.








Permettetemi ora di abbracciare la dolcissima Serena
del blog Le Idee di Papilio
che ha voluto dedicarmi un altro premio.
Sono felice che il blog mi abbia permesso di conoscere persone come lei:
con donne come queste
vale proprio la pena di far crescere un'amicizia.

Giro il premio a tutte le donne
che sanno fare un pezzo di strada insieme.



mercoledì 6 marzo 2013

Svolazzi di Primavera




Io continuo a chiamarla a gran voce, la Primavera:
sto spendendo più per piantine e sementi che per il cibo...
Ma niente.
Piove come se non ci fosse un domani.
Eppure la settimana scorsa,
in un breve anticipo della bella stagione,
io l'ho vista una farfalla, una vera,
attraversare in volo il terrazzo!






Dovremo accontentarci di farfalle di carta ancora per un po'.
Frullano leggere sotto una nuvola di stoffa;
ma non è una nuvola di pioggia: è una nuvoletta bianchissima
che si scompiglia con il vento,
una nuvolina di Primavera.






Questa giostrina delicata, tutta bianca e rosa,
sarebbe perfetta per decorare la cameretta di una Principessa,
 ma, chissà perché, nella mia testa io continuo a vederla anche sospesa sopra una torta nuziale
cosparsa di rose di zucchero...






lunedì 4 marzo 2013

Bomboniera country chic



Sono uscita un pochino dalla consuetudine
per proporre una nuova piccola bomboniera.






È un barattolino di vetro
(un barattolino da omogeneizzato, 
per recuperare il quale Pietro si è immolato volentieri 
a mangiare il preparato di pera)
con un vestitino country chic.






Il corpo del barattolo è avvolto 
da una piccola cintura di pizzo di cotone
fermata con una rosellina d'Irlanda.






Il coperchio è nascosto da una cuffietta di lino grezzo
rifinita all'uncinetto e legata con un filo di iuta.







La cuffietta può diventare un centrino, un sottovaso o un sottobottiglia.




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