CONTATTI

Per informazioni sui miei lavori scrivetemi all'indirizzo ocagattolettoblog@gmail.com

ATTENZIONE: NON VENDO BANCHI DA FALEGNAME!
Quello fotografato nel post Invito in liguria del Luglio 2012 si trovava al Mercatino di Antiquariato e Modernariato di Chiavari (GE), che si svolge ogni seconda domenica del mese, e non è mai stato in mio possesso. Non inviatemi e-mail con offerte di acquisto.

sabato 21 aprile 2012

Èrritornataaa!

   Ce l'ho fatta: mi sono incaponita e ne sono venuta a capo. In realtà, sebbene sull'elenco dei gadget di Blogger    la casella dei lettori fissi venga indicata come disponibile solo per le visualizzazioni dinamiche, il problema dipendeva da un programma che si era autoinstallato sul pc navigando sul web.
   Perciò posso solo dirvi di dare un'occhiata ogni tanto ai programmi installati, dal pannello di controllo, e di fare piazza pulita di quello che non avete richiesto.


Io abito qui

Addio casella dei lettori fissi

   Sono davvero seccata e mi scuso con chi mi segue, ma questo intoppo non dipende da me. Stamattina Blogger ha pensato di rendere disponibile la casella dei lettori fissi solo per le visualizzazioni dinamiche (una opzione che non ho scelto perché non la ritengo adatta al mio blog) e di sostituirla con uno spazio pubblicitario.
   Eh no, caro Blogger: dopo una breve esperienza con AdSense ho scelto di non inserire pubblicità e voglio che questa scelta sia rispettata.
   Spero di trovare a breve una soluzione e di riuscire a rivedere le faccine dei miei lettori; nel frattempo avete a disposizione anche le caselle di Facebook, Networked Blogs e Bloglovin'.
   Che il sole possa risplendere sul vostro fine settimana.


venerdì 20 aprile 2012

Diventerò una blogger viziata

   È il secondo premio in cinque giorni! Mi piacciono tutte queste coccole!
   Ringrazio e abbraccio Adriana, autrice di un blog ricchissimo: ri-presa nella rete.



   Legate a questo premio ci sono alcune domande cui devo rispondere, così mi conoscerete un pochino meglio.

   1. Qual è la tua rivista di moda preferita?
   Preferisco leggere riviste sulla casa, anche se ultimamente, con tutti i contenuti che si trovano in rete, le sto un po' disertando. Comunque ogni tanto acquisto Burda, più per motivi affettivi che per altro: infatti mia mamma, che è sarta, la compra da sempre e mi ha cucito un sacco di vestiti utilizzando quei cartamodelli.

   2. Chi è il tuo cantante/band preferito?
   Paolo Conte.

   3. Chi è il/la tuo/a You Tube guru preferito/a?
   Che roba è? Si mangia?

   4. Qual è il tuo prodotto make up preferito?
   Il kajal, ma non esco nemmeno a buttare la spazzatura se non sono truccata di tutto punto.

   5. Dove ti piacerebbe vivere?
   Esattamente dove sto. Ma mi piacerebbe anche poter indossare le infradito tutto l'anno. Confido negli annunciati cambiamenti climatici.

   6. Qual è il tuo film preferito?
"Sabrina". L'adoravo prima, ma poi si è legato ad un particolare momento della mia vita e ora l'amo ancora di più.

   7. Quante paia di scarpe possiedi?
Sempre meno di quante vorrei.

   8. Qual è il tuo colore preferito?
Rosso! Anche se ultimamente sono andata in fissa per il teal blue: mi ci sono dipinta anche le unghie.


   Giro il premio a cinque blog che non posso fare a meno di visitare ogni giorno.

martedì 17 aprile 2012

Questione di formina (homemade heartburger)

   Non me ne vogliano le mie amiche foodblogger serie, quelle che si fanno un paiolo così per svecchiare le ricette, dar loro un senso attuale, cucinarle con la massima attenzione agli ingredienti e alle dosi e infine fotografare step by step tutto il procedimento mettendo anche un bel po' d'arte nel piatto.

   Io sono solo una mamma (golosa sì, con qualche capacità ai fornelli sì, ma non di più) con una figlia che trova ogni scusa per storcere il naso davanti a qualsiasi pietanza.
   Questa volta ho voluto giocare d'anticipo per suscitare in lei almeno un po' di curiosità, anche se si trattava solo di hamburger e patate.



   Mi vergogno un po' a postare queste foto: le ho fatte praticamente al buio e di corsa, prima che mio marito mi rapinasse il piatto da sotto l'obiettivo dello smartphone, ma fatevene una ragione.

   Le patate sono normalissime patate arrosto; l'hamburger, o, meglio, l'heartburger, l'ho preparato io con un bel pezzo di sottopaletta di vitello (il taglio che preferisco, perché, oltre ad essere molto buono, è anche versatile: io lo uso praticamente per tutto) e circa 100 grammi di speck macinati insieme con il tritacarne a fori larghi (non mi piace la poltiglia).



   Per formare l'heartburger ho usato lo stampino per i biscotti, quello gigante, premendo bene. Per evitare che si rompesse e per mantenere i succhi all'interno, in cottura, ho infarinato leggermente la carne.
   L'ho cotta con un filo d'olio aggiungendo poco sale alla fine et voilà.




   Per dovere di cronaca, Alice nemmeno si è accorta della forma a cuore, ma ieri sera le girava di mangiare e non ha fatto una piega, anche perché le patate arrosto le piacciono molto; Pietro era convinto che fossero triangoli, per Gigi bastava che fossero commestibili; l'unico che ha apprezzato e ha fatto notare a tutti il lavoro è stato Andrea, anche perché mi ha aiutata a macinare la carne e ad apparecchiare.

   Non è una vera e propria ricetta, ma spero possa essere utile a qualche mamma alle prese con bambini "difficili".

   P.S.
Erano buoni, sul serio!

lunedì 16 aprile 2012

Un premio? Un premio!

   Sarà pure vanità, ma se ricevo un apprezzamento per quello che faccio sono strafelice.
   Perciò ringrazio Serena, del blog Le idee di Papilio che ha voluto "insignirmi" di questo premio.



   Andate a visitare il suo blog, perché sta sistemando casa e sono sicura che quando avrà finito sarà un gioiellino, a giudicare dagli interventi fatti finora.

   Ora devo girare il premio a cinque blog fra i miei preferiti che abbiano meno di duecento followers. Sono perfettamente consapevole che alcuni dei blogger che nominerò non avranno voglia di far girare il premio, anzi: sarebbe strano se lo facessero; ma io voglio che siano loro a riceverlo perché amo leggerli, perché con alcuni ho una "sorta" di amicizia e perché vorrei che scrivessero di più, se non altro per avere il piacere e la fortuna di leggere frasi in italiano corretto (una specie di medicinale salvavita dopo aver viaggiato in Facebook).

   Il primo appartiene ad Emanuela, che è un'artigiana vera, di quelle che si sono formate in bottega, e che ora dal suo lavoro sta raccogliendo sacchi di soddisfazioni.

   Il secondo è il blog di Luigi, mio amico di twitter e persona di gran cuore.

   Altro uomo: Liuk si trova qui principalmente perché è il titolare della pasticceria più antica di Chiavari e fa dei dolci da paura (lui non lo sa, ma ogni tanto mando mia suocera a fare razzie). La sua scrittura, leggera come la sua pasta sfoglia, potete apprezzarla su

   A Roberta, tormentata e innamorata, voglio un sacco di bene e credo che continuare a scrivere (oltre che aprire un B&B a Lubecca) potrebbe farla stare meglio:

   Dell'ultimo blog non mi è permesso mettere il link, perché l'autrice scrive per se stessa e solo a poche persone consente l'ingresso nel suo giardinetto affacciato sul mare. Posso solo dire che ama la musica e la poesia ed ha una sensibilità tale che, oltre a scavare nelle proprie emozioni, riesce a far affiorare anche in chi legge consapevolezze inaspettate. Grazie MammaDiEmma.

mercoledì 11 aprile 2012

Inamidiamo i pizzi ('tanto fuori diluvia)

   Le festività hanno un effetto nefasto sul mio pc: dopo neanche un mese dall'ultima riparazione... tàcchete! Scheda video e hard disk. "Signora, va bene se arriva a fine anno, ma la prossima volta gliene faccio uno nuovo!"
   Così il post di Pasqua è saltato e gli auguri ve li ho fatti alla bell'e meglio tralasciando molte persone che avrei voluto salutare. Chiedo venia. Spero sempre in una eredità inaspettata che mi permetta di comprare un portatile coi controbaffi solo per me, inaccessibile ai tre Unni che vivono in casa mia, ma non arriva...

   Il post di oggi è un po' sottotono: avrei voluto ricominciare con foto di cieli azzurri e fiori colorati, invece guardate un po' qua:








   Il cielo è color piccione e i miei fiori sembrano biascicati da un qualche gigantesco animale estinto.
   Mentre vi scrivo la stufa è accesa e il brodo di pollo borbotta nella pentola: mi manca solo un gatto sulle ginocchia. Ma mio marito non vuole il gatto.

   Ieri però ho preparato un sacchettino all'uncinetto e... sì, mi sono scritta lo schema, non ostante sia una cosa che detesto; ma, dato che ho ricevuto una richiesta proprio per quello, mi sono trovata con le spalle al muro: se dovrò riprodurne una certa quantità tutti uguali, di lì non si scappa.

   Così stamattina, visto che la giornata mal si concilia col giardinaggio, ho pensato di provare ad inamidarlo con lo zucchero (da solo proprio non si regge). È il metodo più consigliato e in rete si trovano diversi tutorials, con un'avvertenza: dei pizzi inamidati con lo zucchero vanno matti i bambini piccoli e i cani!




   Ho seguito la ricetta che prevede di sciogliere una parte di zucchero in sei parti di acqua (si può preparare una versione più "strong" per quelle creazioni che richiedono di mantenere una forma molto rigida, come le scatoline).




   Ho immerso il sacchetto...




   ...e l'ho lasciato qualche minuto ad inzupparsi bene.




   Ho scelto un bicchiere panciuto per mantenere la forma.




   L'ho capovolto su una bottiglietta in modo che il sacchetto resti libero e possa asciugare. Ci vorranno due giorni, ma sono tentata di accelerare un po' i tempi con l'aiuto della stufa o della ventola ad aria calda.
   Una volta pronto, il pizzo non va stirato.
   Ho solo un dubbio: riuscirò a sfilarlo dal bicchiere? Chi vivrà vedrà.

   Vi saluto con uno scatto decisamente più primaverile: la margherita rosa di mia mamma che ho fotografato il giorno di Pasqua.

   (Ah... ha smesso di piovere!)


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...